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Quando perdiamo qualcuno che amiamo non ci sentiamo più al sicuro. Andiamo avanti, giorno dopo giorno, trascinandoci nella quotidianeità con l’illusione di poter controllare gli eventi della nostra vita.

Il lutto è il processo di risposte fisiche, psicologiche, comportamentali e relazionali e esistenziali alla percezione della perdita.

La perdita di una persona cara ci provoca un dolore enorme. Diverse sono le emozioni che scaturiscono da questa situazione di sofferenza: negazione, rabbia e accusa, senso di colpa, tristezza.

A volte le emozioni sono talmente sotterranee che è difficile comprendere le radici della nostra sofferenza.

L’EMDR è particolarmente utile per aiutare le persone a lenire la loro sofferenza, al di là dei sintomi e del modo in cui il loro caro è morto.

L’EMDR può essere utilizzato per aiutare la guarigione: a volte il processo di guarigione si blocca senza progredire, con l’E è possibile rendere più rapido il processo di apprendimento.

Le sedute individuali EMDR possono essere vissute come un lavoro pesante, in quanto alcuni aspetti del ricordo traumatico vengono riattivati.  L’EMDR accede ai ricordi di queste esperienze traumatiche, concentrandosi non solo sui sentimenti che producono disagio, ma anche sui pensieri, le sensazioni fisiche e anche sui comportamenti collegati a questi sentimenti.

EMDR è l’acronimo in italiano di Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari: è un approccio psicoterapico scientificamente provato e standardizzato. Numerosi studi condotti su pazienti traumatizzati o soggetti con psicopatologie come ansia, fobie, dipendenze, sintomi somatici, lutto provano l’efficacia di tale metodo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2013, ha riconosciuto la terapia EMDR come il trattamento più efficace per la cura del trauma, e come risoluzione non solo dello stress post traumatico, ma anche dei traumi relazioni , che poi sono alla base di numerosi disturbi psicologici.

L’EMDR si avvale della desensibilizzazione attraverso i movimenti oculari e si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica. La terapia EMDR si colloca all’interno di un percorso psicoterapico, al termine del quale il paziente può ricollocare i ricordi traumatici nel passato e riviverli nel presente in una modalità adattiva: in questo modo il ricordo del trauma e l’emozione corrispondente non crea più disagi nel presente.

Per saperne di più, potete contattarmi e insieme cercheremo di capire se è necessario avviare un protocollo EMDR!